Nelle ultime settimane abbiamo sentito decine e decine di volte questo autentico mantra, a difesa delle presunte cene hot tenutesi ad Arcore, in presenza del Presidente del Consiglio. A meno di 20 giorni dal via al Processo Rubygate, è il quotidiano l'Unità a proporre alcuni scatti di queste cene, in possesso dell’accusa, estratti dalle memorie degli I-phone e dei Blackberry di Barbara Guerra, Arisleida Espinosa, Ioana Visan, Concetta De Vivo, Iris Berardi, ovvero cinque delle 33 ragazze coinvolte, sempre secondo l’accusa, nel giro di prostituzione che aveva come sfondo la residenza di Berlusconi.
Immagini che ci mostrano una Guerra mascherata da sexy e procace poliziotta, con tanto di manette giocattolo, un letto sfatto, una libreria con una foto di un Berlusconi giovanissimo, le gambe nude della Guerra che guarda un televisore, Lele Mora che fa ginnastica con un misterioso amico e soprattutto i baci saffici di tre ragazze che mimano scene particolarmente intime. Foto innocue? Probabilmente sì, ma lontane da quella visione celestiale e quasi casta e paradisiaca delle cene ‘eleganti’ raccontata fino ad oggi. O no? Comunque sta il fatto che ognuno in casa propria può fare ciò che vuole e la privacy delle persone va rispettata.
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